La vita di Giucas Casella e’ come la sceneggiatura di un film ricco di avventure e episodi insoliti, momenti difficili e slanci di fortuna.
La sua non è stata la storia di un uomo qualunque.
Il 15 Novembre del 1949 nasce a Termini Imerese, nota località della Provincia di Palermo e il sole della Sicilia scalda la sua infanzia difficile che segna il destino accelerando il suo percorso di crescita. La famiglia è composta da tre figli (di cui lui è il secondo), dal padre Vincenzo (muratore) e dalla madre Rosalia (casalinga e sordomuta).
Il primo evento che desta preoccupazione nei genitori e che manifesta i primi effetti delle sue doti fuori dal comune, vede il piccolo Giuseppe (il suo vero nome), vittima di un pericoloso incidente che sarebbe potuto rivelarsi fatale: a sei anni cade in un pozzo profondo e solo con la forza del pensiero riesce a “guidare” la madre, che non può sentirlo, in suo soccorso.
Lo scampato pericolo tiene comunque desto lo stupore del padre che conduce il bambino dal sacerdote del paese per farlo benedire e in qualche modo “liberarlo” dall’anomalo spirito che lo “possiede”: è la cara figura di Don Sarullo a liberare i comprensibili timori dei Signori Casella, licenziando i poteri del futuro Giucas come un dono di Dio, profetizzando per lui un roseo avvenire. In età adolescenziale accade un altro episodio che rende consapevole dei suoi poteri lo stesso Giucas, il quale, rientrando dalla campagna s’imbatte in una vipera : colto da terrore resta impietrito a fissare il piccolo rettile che rimane paralizzato e immobile. Il repertorio degli avvenimenti “anomali” da quel momento si infittisce ed è lunga la lista dei compagni e dei professori che incombono inconsapevoli, vittime dei suoi esperimenti ormai gestiti con controllo e determinazione.
Don Sarullo gli offre la prima occasione per spettacolarizzare i suoi poteri nel salone parrocchiale del paese: ha quattordici anni e guadagna il primo lungo applauso della sua vita.
E’ lo stesso prelato a inventare il nome d’arte: GIU (da Giuseppe), CAS (da Casella).
Nasce in questo periodo il desiderio di sviluppare appieno le sue doti avvicinandosi alle dottrine di matrice orientale e allo yoga. Lasciata la Sicilia, inizia a viaggiare per le città italiane dove si esibisce in esperimenti di fachirismo: si trafigge con ogni sorta di punta aguzza e spilloni senza spargere una goccia di sangue, mangia stoppa con contorno di lamette spezzate e ingoia sigarette accese.
I suoi numeri riscuotono un enorme successo dapprima nei più importanti night club della riviera romagnola e successivamente in tutta la penisola. Inizia il viaggio intorno al mondo, protagonista memorabile sulle navi da crociera (tra le altre “Achille Lauro” e “Costa”). Stupore e fama accompagnano i suoi esperimenti, tutti cominciano a parlare di lui.
La morte della madre demoralizza l’artista in ascesa: ha solo 28 anni quando scompare quella figura che per prima lo aveva capito e accettato, sostenuto e difeso, incoraggiato e protetto.
Decide di far calare il sipario sulle scene insolite di un’esistenza artistica durante quello che sarebbe dovuto essere lo spettacolo dell’addio, al Bagaglino di Roma.
Accade l’imprevedibile: il teatro rimane elettrizzato dalle sue performances, l’ovazione è totale. Tra i presenti che stipavano fino all’inverosimile quello spazio capitolino, una donna che fa da tramite per l’incontro che segnerà definitivamente la svolta decisiva della sua vita di uomo e di artista, quello con Pippo Baudo.
Il re dei presentatori rimane colpito dall’entusiasmo con cui la segretaria gli riferisce dello spettacolo romano e gli offre 5 minuti di prova nel corso di un programma in diretta trasmesso da un’emittente siciliana:
quei cinque minuti diventano cinquanta e il famoso numero delle mani legate, getta scompiglio e diverte, spaventa e affascina, ma soprattutto convince Pippo Baudo a investire sul personaggio Giucas, che diventa una presenza costante dei programmi televisivi di grande successo, protagonista di un’irripetibile stagione di ascolti e trionfi.
Da “Domenica in…” del 1978 prende il via il suo viaggio fortunato tra le stelle del panorama dello spettacolo nazionale: i suoi numeri entrano nella storia della televisione italiana. Ogni apparizione fa discutere, i giornali versano fiumi di inchiostro
- Nasce il fenomeno Giucas Casella -
Ipnosi e telepatia, regressione e prove impossibili di memoria: Giucas spettacolarizza, ma solo a fin di bene, le sue doti innate che col tempo ha imparato a dominare e gestire.
Gigi Sabani lo imita: crea spettacolo nello spettacolo e con lo spettacolo, e i suoi “paragnosta figlio di paragnosta” e “solo quando lo dico io” diventano un tormentone.
Giucas ormai popolare è richiesto in diversi programmi televisivi, per il suo modo completamente nuovo di fare televisione, stupisce tutti con i suoi esperimenti, prendendo le distanze dalle odiate etichette di “mago” e “illusionista”.
Nel 1982 a Sanremo prevede con ampio anticipo e in diretta tv la vittoria di Riccardo Fogli, dopo aver scritto e consegnato ad un notaio una busta sigillata contenente il nome del cantante toscano.
Nel 1986, compie quello che lui definisce l’esperimento piu’ riuscito di tutta la sua carriera: suo figlio James, nato dalla relazione con una modella inglese.
Relazione che finisce dopo qualche mese dalla nascita del piccolo James, ed è proprio il padre aiutato dalla sua famiglia ad occuparsi della crescita del bambino, si improvvisa padre e madre allo stesso tempo, tra pannolini ninnannanne e biberon, ottenendo risultati davvero sorprendenti:
I suoi numeri sono spesso accompagnati dalle polemiche, dovuto a diversi incidenti di percorso: scandalizza l’episodio in cui un bambino siciliano resta con le mani legate davanti al televisore, fino a quando e solo con l’intervento al telefono dello stesso Casella non pone fine all’incubo che per qualche ora ha tenuto la famiglia in ansia.
Suscita vive proteste con richieste di chiusura del programma, l’esperimento in cui, durante il Fantastico 1988 condotto da Enrico Montesano, fallisce l’esperimento di fachirismo consistente nel trafiggersi il collo con uno spillone in stato di auto-ipnosi: una distrazione favorisce una grave fuoriuscita di sangue che macchia in maniera vistosa la camicia, con reazione indignata dei presenti e dei telespettatori.
Lo scandalo che ne seguì anziché chiudere le porte del successo, scatena l’interesse delle reti Fininvest che se lo contendono fino al suo debutto su Canale 5 nel programma di Antonio Ricci “Odiens”, condotto da Lorella Cuccarini.
Non ci sono trasmissioni televisive che non abbiano preteso i suoi esperimenti e le sue ospitate. Difficile ricostruire la lista:
- Buon Compleanno Canale 5, Gente Comune (con Silvana Giacobini)
- Estate Cinque (con Iva Zanicchi), L’Appello del Martedì (con Maurizio Mosca)
- Domenica Italiana (con Paolo Bonolis), Ciao Weekend (con Magalli)
- Acqua calda (con Loretta Goggi), Buonasera Raffaella (con Raffaella Carrà),
E tanti altri di cui gli archivi Rai e Mediaset si sono impreziositi.
Nel 1994 inizia la collaborazione con Mara Venier e la sua “Domenica in…”: intesa perfetta e intuito della conduttrice, rivelano un Giucas inedito, meno legato al suo storico personaggio, più aperto e solare protagonista dello spettacolo a tutto tondo.
Giucas recita, diverte, indossa panni insoliti senza tralasciare il percorso che lo ha rivelato al mondo: al contrario, in questi anni raggiunge il successo internazionale grazie ad esperimenti di grande effetto che dai teleschermi di Rai Uno sono stati esportati nelle più importanti televisioni del mondo, Grecia, Spagna (ospite fisso della TVE la Televisione Nazionale Spagnola, e di Josè Luis Moreno che conduce i più importanti programmi “RISAS Y ESTRELLAS” e “NOCHE DE FIESTA”).
Gerrmania (dove il prestigioso “Bild” ritrae in prima pagina Giucas che “incatena” le mani dei tedeschi e rivela le dichiarazioni di un Ministro vittima dei suoi esperimenti davanti alla Tv), le Americhe, i Paesi dell’Est.
Il repertorio dei suoi esperimenti si arricchisce di numeri che fanno discutere e che amplificano il suo potere mediatico ovunque: cammina sui carboni ardenti aggiudicandosi il record mondiale di 25 metri, si fa seppellire vivo sotto due metri di terra per oltre 30 minuti:
si fa attraversare il corpo da una corrente di un milione di volt, resiste completamente ricoperto da 500kg di ghiaccio per 20 minuti dentro una vasca di plexiglass, rallenta i battiti cardiaci del suo cuore assistito da una equipe di medici, addormenta qualsiasi tipo di animali (coccodrilli, cobra velenosi) si fa camminare sul corpo tarantole e scorpioni, inventa “l’oroscopo parade”, prevede il numero di telespettatori che in quel momento sono sintonizzati sul programma trasmesso in diretta (accade a “Domenica in…” e il Tg1 ne riporta la notizia).
Altri esperimenti segnano la sua storia: resta in apnea per 6 minuti rinchiuso ermeticamente in un contenitore di ferro completamente pieno d’acqua, estrae numeri vincenti da una tombola che regala milioni a chi chiama da casa, fa vincere al lotto suggerendo numeri in diretta, fa consultare agli ospiti in studio il suo personale “ORACOLO” che da le risposte chiare e certe a tutti coloro volessero fare domande sull’amore, sul lavoro, sul denaro e altro ancora. Nel novembre del 2004 entra a far parte del reality show “il ristorante” dove sfodera una grande simpatia e viene apprezzato dal pubblico come padre e come uomo….
Nel 2008 conquista il pubblico di “quelli che il calcio”, entra quasi in sordina ospite di una puntata, nella quale fallisce il tentativo di ipnosi nei confronti della padrona di casa Simona Ventura.
Da quel momento inizia una sfida tra i due che porterà Giucas a entrare di diritto nella squadra di quelli che il calcio fino alla fine del programma, facendosi conoscere da un pubblico completamente nuovo.
In questo percorso riporta in video tutti i suoi esperimenti: dalle mani legate, l’ipnosi con diversi personaggi, addormenta oche e galline e riesce a coinvolgere Simona Ventura in una storica camminata sui carboni ardenti.
Il 15 settembre del 2008 ha inizio per Giucas un’altra grande avventura, forse la piu’ dura, ma anche la piu’ entusiasmante della sua vita: L’ISOLA DEI FAMOSI.
Giucas entra perfettamente il ruolo di naufrago, trova il giusto equilibrio sull ‘isola e si ricarica giorno dopo giorno di pura energia.
Si dedica alla meditazione, e si propone come padre spirituale per il gruppo dei naufraghi.
Un avventura che ha dovuto interrompere prima del previsto a causa di un piccolo malore, che l’ha costretto suo malgrado a lasciare l’isola.
Ha combattuto fino all’ultimo momento, come un leone in gabbia per non rientrare perche’ doveva proseguire la sua avventura, ma non e’ stato possibile per motivi di sicurezza.
La storia di Giucas è un libro ancora aperto: dietro l’angolo altre conferme lo attendono, come sempre sotto i riflettori di chi lo ama e di chi lo accusa, ma che comunque lo segue e lo discute.
E’ quasi pronto il suo grande ritorno sulle scene, per mettere come sempre se stesso alla prova, in un percorso inguaribile di sfide impossibili da vincere.
Di Giuseppe Cinelli